Deludente pareggio a reti bianche con il Mordovia
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Lo Zenit non va oltre lo 0-0 contro la squadra di Saransk, fanalino di coda. Con il CSKA portatosi a +10, diminuiscono le possibilità di vincere il titolo?

Un passo falso - l'ennesimo, tra le mura amiche del Petrovskiy - che proprio non ci voleva e che lo Zenit rischia di pagare a caro prezzo in chiave titolo. Altri due punti sfumati, che fanno aumentare il divario dal CSKA primo in classifica, portatosi a 10 lunghezze di distanza. Del resto, non può essere un caso se la squadra di Piter è da agosto che non vince due partite consecutive di campionato; in casa, poi, negli ultimi tre mesi ha gentilmente concesso punti a mezza Russian Premier Liga: Krasnodar, Krylya Sovetov, Amkar e adesso anche Mordovia. E l'assenza di Hulk, tenuto per precauzione a riposo dopo l'infortunio riportato mercoledì contro il Tosno, non basta di certo come alibi. Anche perché lo Zenit, soprattutto nel primo tempo, le occasioni per portarsi in vantaggio le ha create. E' mancata però la giusta convinzione, la necessaria cattiveria, che - per esempio - hanno contraddistinto la nostra squadra in Champions League. Nella ripresa è subentrata la fretta, che come è noto è una cattiva consigliera, e che ha fatto calare a picco la lucidità della squadra, alla ricerca frenetica di un gol che non è mai arrivato, ma che anzi lo Zenit nel finale ha pure rischiato di subire. Insomma, il ritorno in panchina di Villas-Boas dopo la maxi-squalifica (e di Yury Lodygin in porta, preferito a Mikhail Kerzhakov dopo un mese) non è stato festeggiato come era lecito attendersi. E ora il cammino per lo Zenit è tutto in salita: servirà un'autentica impresa - e una buona dose di fortuna - per recuperare 10 punti in 16 giornate alla compagine guidata da Slutskiy.

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