Grazie alla brillante vittoria per 4-2 ottenuta contro il Rubin Kazan, gli uomini di Villas-Boas possono ancora ambire al titolo. 

In un turno sulla carta favorevole, con i riflettori tutti accesi sul match fra Rostov e CSKA, vinto a sorpresa dalla squadra guidata da Kurban Berdyev, per lo Zenit era fondamentale tornare alla vittoria in Russian Premier Liga, per rimanere in corsa in ottica titolo, un obiettivo tutt'altro che sfumato. Missione compiuta per il club di San Pietroburgo, autore di un'ottima prestazione, la prima davvero convincente in questo 2016. 4 reti segnate, una moltitudine di palle gol create, ma anche qualche disattenzione difensiva pagata a caro prezzo: questo il bilancio della sfida con il Rubin, superato per 4-2. I principali protagonisti dell'incontro sono stati i giocatori offensivi dello Zenit, a cominciare da Danny (autore di una bella doppietta), proseguendo con Hulk (un assist al bacio e una splendida azione personale finalizzata nel migliore dei modi per il brasiliano) e Dzyuba (finalmente sbloccatosi in questo anno nuovo), fino ad arrivare a Shatov, attivissimo sulla corsia di destra, assieme a Smolnikov. Molto positiva anche la prova fornita da Maurício, che sta dimostrando di non aver per nulla sofferto il salto dal Terek allo Zenit. In costante difficoltà, invece, la difesa, che ha concesso due reti e diverse altre occasioni agli avversari, che hanno centrato ben tre pali (senza contare un paio di interventi determinanti di Lodygin). Rimandato, quindi, il pacchetto arretrato, che soffre l'assenza di un leader come Garay, ancora non al meglio.