Zenit, che rimonta! Spettacolare 5-2 inflitto allo Spartak Mosca!
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Hulk, Dzyuba & co. passano due volte in svantaggio, ma nella ripresa ribaltano il punteggio e chiudono in bellezza: finisce così in trionfo al Petrovskiy!

L'ultimo successo contro i rivali di sempre dello Spartak lo Zenit lo ottenne nel settembre del 2013, con ancora Spalletti in panchina, nel giorno in cui Kerzhakov diventò il più prolifico realizzatore nella storia del calcio russo. Sembra trascorso un secolo.

Lo Spartak, reduce da un periodo tutt'altro che esaltante, sembra avere la maglio nel primo frangente dell'incontro. Alenichev ha preparato bene la gara, organizzando la manovra offensiva dei rossobianchi con rapidi contrattacchi che prendono alla sprovvista l'alta difesa dello Zenit: la tattica del fuorigioco riesce in un paio di circostanze, poi però Promes serve Zé Luìs coi tempi giusti, Lombaerts non sale in tempo e così il centravanti capoverdiano si ritrova solo davanti a Lodygin, che lo stende; il più lesto ad arrivare sul pallone è Ivelin Popov, che a porta vuota insacca. La reazione dei padroni di casa non si lascia attendere: Danny si scatena sulla sinistra, mette in mezzo, la difesa moscovita ribatte sui piedi di Witsel, che - di sinistro - la piazza sotto il sette. Il copione tuttavia non cambia, con lo Spartak che recupera palla nella propria metacampo e riparte a mille all'ora, cogliendo ancora una volta impreparata la retroguardia di Villas-Boas: imbucata centrale di Zotov per Glushakov - sempre tenuto in gioco da Lombaerts - che non perdona. I giocatori dello Zenit, complice anche qualche intervento al limite degli avversari (come il fallaccio di Promes che mette ko Danny), si innervosiscono. L'ingresso in campo di Javi Garcia serve a riequilibrare la squadra, che acquisisce compattezza e permette a Mauricio di decentrarsi sulla destra, dove creerà sfracelli nei secondi 45'.

Nella ripresa non c'è storia: Lo Zenit rientra dagli spogliatoio con un piglio diverso e trova subito la rete del 2-2 con Hulk, ben imbeccato in profondità proprio dal connazionale Mauricio. Lo stesso Hulk si rende ulteriormente protagonista, servendo lo splendido assist per il gol del sorpasso, messo a segno dall'uomo più atteso, il grande ex, Artem Dzyuba. Controlla di petto, sposta Granat e batte Rebrov con un destro al volo: al gigante russo sembra riuscire tutto in questa stagione! Ma Dzyuba non è ancora sazio: supera di forza due avversari come birilli e serve un cross al bacio per Mauricio, che l'ex Terek con un piattone perfetto spedisce in rete. Un gesto tecnico da applausi quello realizzato da un giocatore che si sta rivelando sempre più come un acquisto azzeccatissimo. C'è poi gloria anche per Javi Garcia, che insacca da due passi, in seguito a un calcio piazzato. Finisce così in trionfo al Petrovskiy: 5-2 agli acerrimi nemici e primato in classifica più vicino.

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