Tracollo Zenit in casa del Rostov, titolo sfumato?
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Dopo sei vittorie consecutive, arriva una pesante debacle per la squadra di Villas-Boas, sconfitta nettamente e meritatamente per 3-0 in casa del sempre più sorprendente Rostov, inattesa capolista della Russian Premier Liga. Un tonfo che fa pericolosamente allontanare non solo il primo posto, ma anche la zona Champions...

Una serataccia difficile da dimenticare e da digerire quella vissuta dallo Zenit a Rostov-sul-Don, nella tana dell'imprevedibile capolista, il Rostov dei miracoli, già ribattezzato dai giornali come "il Leicester di Russia". Perché il 3-0 maturato rischia di porre fine alle ambizioni scudetto dello Zenit, che ora vede il primato sempre più lontano; a rischio anche la qualificazione alla prossima Champions League, con la seconda posizione - occupata dal CSKA Mosca - che dista 4 punti. Non semplici da recuperare a 5 giornate dal termine.

La tattica difensivista e ostruzionistica del Rostov ha progressivamente fatto innervosire i giocatori dello Zenit, che per tutto l'incontro hanno fatto dannatamente fatica a velocizzare l'azione, complice anche la pesante assenza di Danny. E con una manovra così lenta e statica, diventava pressoché impossibile far male alla difesa meno battuta del campionato russo, con la porta di Djanaev imbattuta addirittura da 7 turni! Il Rostov ha aspettato il momento giusto prima di colpire, con la specialità della casa, le rapide ripartenze in contropiede, i campioni di Russia. Così è arrivata, sul finire del primo tempo, la rete del vantaggio dei padroni di casa, con Poloz pescato sul filo del fuorigioco e poi generoso a concedere al compagno Kanga l'opportunità di andare in gol. Ancor più mortifero il velocissimo contrattacco che ha portato al raddoppio di Azmoun, scappato a Lombaerts e poi freddo dinanzi a Lodygin. Gli episodi non hanno sorriso allo Zenit, come evidenziato dall'incrocio dei pali centrato da Dzyuba, in un'occasione che avrebbe potuto riaprire la gara. Ma non c'è troppo da recriminare, perché quella era pur sempre stato il primo tentativo dello Zenit verso la porta dei gialloblu in oltre un'ora di gioco. Come una doccia fredda, al 76' è arrivato anche il definitivo 3-0, questa volta a opera di Erokhin, con un micidiale tiro da posizione defilata sul quale Lodygin nulla ha potuto. Un'intera città in festa: continua il sogno del Rostov, svaniscono invece forse qui le speranze dello Zenit.

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