Un Hulk debordante trascina lo Zenit alla vittoria
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La squadra di San Pietroburgo sbanca per 0-3 il campo di Saransk: decisivo Hulk, autore di una doppietta su rigore; a segno anche Witsel. 

Lo Zenit torna dalla trasferta di Saransk con altri tre punti in saccoccia, che permettono al club di Piter di mantenere ancora qualche speranza di titolo.

Problemi di formazione per Villas-Boas, che oltre all'indisponibile Anyukov e agli squalificati Criscito e Zhirkov, perde anche Lombaerts, infortunatosi nel riscaldamento pre-partita. Il tecnico portoghese sposta così sulla corsia mancina Smolnikov e lancia dal primo minuto, nella posizione di terzino destro, il giovane Bogaev, 22enne che sta ben figurando nella seconda squadra dello Zenit. AVB dà una chance dall'inizio anche a Kokorin, preferito a Shatov.

Nel primo tempo il match è bloccato, senza sussulti, con lo Zenit che fatica a trovare sbocchi contro un Mordovia ben messo in campo e rinvigorito dalle due vittorie consecutive appena ottenute. Per sbloccare l'incontro serve l'invenzione di un singolo, che puntualmente arriva al : insidiosa punizione di Hulk che Revishvili devia goffamente sulla traversa, il più lesto ad avventarsi sul pallone è Witsel, che di testa insacca a porta vuota.

Nella ripresa sale ulteriormente in cattedra il nazionale brasiliano ex Porto, che illumina la scena con ripetute giocate di qualità. E' lui a trasformare il penalty guadagnato da Kokorin, in seguito a uno straordinario passaggio no look di tacco di Smolnikov. Ed è sempre Hulk a lanciare a rete lo stesso Smolnikov con un filtrante d'alta scuola: il biondo terzino della nazionale russa viene steso dall'estremo difensore avversario, con l'arbitro che assegna un altro rigore per lo Zenit. Il nostro numero 7 cambia angolo, ma non sbaglia, siglando così la sua personale doppietta.

Nel finale Villas-Boas inserisce un altro giovane elemento come Dolgov e fa debuttare in Russian Premier Liga altri due prodotti del settore giovanile dello Zenit come il difensore Andrey Ivanov e l'interessante centrocampista Maxim Palienko (il quale, per la verità, era già sceso in campo nella massima serie con la maglia del Krylya Sovetov).

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