Kokorin trascina lo Zenit anche in Europa: netto successo in Macedonia
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Contro il Vardar il club di San Pietroburgo ottiene la vittoria più larga della sua storia europea: eguagliato il 5-0 casalingo con l'AZ della scorsa stagione

Ci voleva proprio per lo Zenit, dopo le ultime sbiadite prestazioni, una vittoria del genere, convincente sia sotto il profilo del gioco che del risultato: un perentorio 5-0 in trasferta, fondamentale per iniziare nel migliore dei modi il girone di Europa League. Un successo tutt'altro che scontato, specie in queste proporzioni, a prescindere dal valore degli avversari, i macedoni del Vardar Skopje, che nel turno precedente avevano comunque ottenuto uno scalpo prestigioso come quello del Fenerbahçe (la squadra di due nostre vecchie conoscenze come Neto e Giuliano).

Mancini è tornato a proporre il 4-3-3, adottando un po' di sano turnover, necessario per far sentire tutti importanti all'interno della rosa. Hanno così trovato spazio dal primo minuto elementi finora meno impiegati, come Kranevitter, Noboa (autore di una grande partita), Poloz e Dzyuba; ha esordito con la sua nuova maglia lo sloveno Mevlja e nel secondo tempo hanno fatto il loro ingresso in campo anche Terentyev, Zhirkov e Rigoni.

A indirizzare l'incontro verso i binari giusti ci ha pensato, ancora una volta, lo scatenato Kokorin, questa volta di testa, sugli sviluppi di un corner battuto da Noboa. Lo stesso numero 9, ancora con un colpo di testa (su cross al bacio di Poloz), ha raddoppiato, trovando il suo 11esimo centro stagionale. Ma la giocata più bella Kokorin l'ha regalata in occasione del terzo gol dello Zenit, servendo - con un geniale colpo di tacco no look - un cioccolatino tutto da scartare per l'amico Dzyuba, finalmente sbloccatosi. Nella ripresa, inevitabilmente, sono calati i ritmi e lo Zenit ha un po' abbassato il livello di guardia, concedendo un paio di opportunità agli avversari. Si sono viste, in ogni caso, altre giocate di qualità, come il tacco filtrante con cui Noboa ha liberato Poloz, dando il via all'azione che avrebbe portato allo 0-4 firmato da Ivanović, oggi schierato come terzino destro. Nel finale si è iscritto sul tabellino dei marcatori anche il subentrato Emiliano Rigoni, che - su suggerimento di un ispirato Noboa - ha trovato la sua prima rete con la formazione di Piter.

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