Pamela Criscito: "Mimmo - Peter Pan"
Aggiunto | Autor Luca Comito | Commenti

Pamela, moglie di Domenico Criscito è una vera bella donna italiana, ci ha raccontato le differenze tra i genovesi e i napoletani, del suo primo incontro con Mimmo e ci ha confessato che ha paura di guidare a San Pietroburgo. Intervista a cura di Katerina Bulatova.  IMG_7975...jpgPhoto: Rafaelle Spisto

Anche tu chiami tuo marito Mimmo?
Sì. Tutti i suoi parenti ed amici lo chiamano così. Amo Domenico, ma nella vita quotidiana è solamente Mimmo. Tuttavia, se litighiamo, uso subito Domenico! 

A giudicare dall’aspetto, sei la classica moglie italiana.
In Italia siamo tutte molto diverse: bionde, brune, ma posso dire che la Russia abbia donne ancora più belle, o meglio, hanno una bellezza diversa, come dire, ciò che cattura maggiormente l’attenzione è che le vostre donne sono…più sottili! E penso che Mimmo sia più come un ragazzo russo! Un napoletano normalmente uno lo si immagina bruno con la barba!

Ti sei innamorata di lui per il suo aspetto particolare?
Per i suoi occhi azzurri: avevo solo 15 anni ed mi immaginavo sempre il mio uomo perfetto con capelli castani. La prima volta ci siamo parlati per telefono: un nostro amico comune insisteva perché ci conoscessimo, ma ognuno di noi aveva un’altra relazione. Comunque, penso che Mimmo si sia innamorato subito di me, invece per me c’è voluto del tempo. Mimmo è molto romantico e fantasioso: mi ricordo che mi chiese di scegliere un competo intimo per sua sorella, per una mezz’ora sono stata a consigliargli cosa comprare e poi, quando siamo usciti dal negozio, mi ha detto: “In realtà è un regalo per te!”

Il suo carattere rispecchia il classico italiano?
Sorride sempre! Mimmo è come Peter Pan: vive la vita con gioia. I bambini lo sanno e i bambini e non si staccano mai da loro. A casa nostra si gioca a calcio tutto il giorno, anche se i nostri figli sono ancora molto piccoli: Alfredo ha due anni e nel mese di aprile Alessandro compie un anno.

Il 25 di marzo è stato il nostro settimo anniversario: la mattina mi sono alzata presto per decorare la stanza con i palloncini ed ho preparato la torta. E’ stata una piccola sopresa!

Come ti trovi a San Pietroburgo?
Ora bene, ma quando siamo arrivati, ufffff…. Ero incinta, vivevamo in albergo ed eravamo in cerca di un appartamento. I nostri amici erano lontani. Sapete quanto sia importante la compagnia e la famiglia per noi italiani mentre gli abitanti di San Pietroburgo non sono i più aperti del mondo: sono affidabili, gentili, ma nel complesso i russi sono molto chiusi. Adesso stiamo cercando di imparare il russo e Mimmo si sta rivelando molto più bravo di me: lui parla facilmente con i ragazzi della squadra, mentre io dico poche parole: “spasiba” (grazie), “spokojnoj noci” (buona notte), “vadà” (acqua).
IMG_8211...jpgPhoto: Rafaelle Spisto 

Adesso vivete sul lungomare.
Sì, a Petrogradka. Abbiamo finalmente imparato a conoscere San Pietroburgo: abbiamo scoperto ristoranti italiani dove cucinano molto bene! Siamo amici di Danny e della famiglia Hulk. A volte con Petra Danny organizziamo lezioni di cucina. Ciò che mi ha piacevolmente sorpreso è che possiamo trovare ingredienti italiani in tutti i supermercati. Ad ogni modo, non c’è lo stesso odore dei negozietti italiani.

Ti manca molto l’Italia?
Sì, ma qua abbiamo la nostra famiglia e viviamo come vogliamo. E’ molto difficile organizzare un viaggio per la Russia: visti, voli con scali e generalmente lontani, però a volte vengono a trovarci anche per una settimana.

Hai fatto un tour di San Pietroburgo in italiano?
Sì, all’Hermitage sono già stata venti volte, sempre con la guida; ovviamente non ho visto tutto, anche perché dicono che servano diversi anni per vedere tutte le opere. Ci piace molto la Chiesa del Sangue Versato, dove i mosaici sulle pareti sono magici! Sono stata a Peterhof, ma per ora senza Mimmo. Una volta ci sono andata con l’aliscafo. Facciamo spesso delle passeggiate sull’isola Krestovsky. Ciò che mi piace di San Pietroburgo è che è molto grande, soprattutto se confrontata con Genova.

Alcuni pensano addirittura il contrario, che le vie di San Pietroburgo siano strette.
Dal punto di vista del traffico, sì! E’ quasi peggio di Napoli! Io non provo nemmeno a mettermi al volante.

A proposito, tu sei di Genova e Domenico è di Napoli: siete molto diversi?
Sì, nel nord abbiamo le nostre tradizioni e la nostra cultura e siamo persone molto riservate, mentre Mimmo è un vero uomo del sud: lì tutti vivono come una grande famiglia, la porta di casa è sempre aperta, gli amici passano per un caffè senza avvertire; sono molto rumorosi, ridono un sacco, poi ballano, scherzano. Nonostante io sia del nord, amo queste caratteristiche. Ci siamo sposati al sud: c’erano centocinquanta ospiti, in una villa a Posillipo. In chiesa mi ha accompagnato mio padre con la famoso tarantella sullo sfondo!

Come reagisce una persona allegra come Domenico agli infortuni?
Affronta anche questo con un sorriso. Quello che gli dispiace realmente è saltare le partite. Va sopportato in casa!

Un’ultima domanda: non hai imparato a cucinare russo?
Non mi piace la cucina russa, eccetto i blini ed il khachapuri che però non è cibo russo?!

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