Rondón show: tripletta all'Ural
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Nella prima gara in campionato del 2015, lo Zenit sconfigge 3-0 la squadra di Ekaterinburg. Mattatore assoluto il bomber venezuelano: un paio di occasioni clamorose divorate, ma soprattutto tre reti messe a segno, due delle quali bellissime, per l'ex Rubin.

Dopo la lunga sosta invernale riparte il campionato russo: nel pomeriggio il CSKA, il più diretto inseguitore dello Zenit, sbanca Grozny grazie a una doppietta di Musa. In serata il club di Piter è quindi chiamato a vincere, per non permettere agli avversari di guadagnare terreno prezioso. Un successo che non è tardato ad arrivare, con le giuste distanza ristabilite: Danny e compagni si mantengono a +7 sui campioni di Russia in carica.

Fin dalle battute iniziali, lo Zenit è in pieno controllo del match, soffrendo di tanto in tanto solo le sporadiche folate offensive dei vari Lungu, Erokhin e Smolov. Le occasioni più nitide capitano tutte sui piedi di Rondón: se all'11 il centravanti esploso nel Málaga si fa respingere la conclusione dal portiere Zabolotniy, al 45' invece non perdona, siglando la rete dell'1-0 con un bel colpo di testa in anticipo sul primo palo, su cross al bacio di Smolnikov.

Nella ripresa lo Zenit gestisce e amministra il vantaggio, non concedendo praticamente nulla agli arancioneri. Proprio come nella prima frazione di gioco, Rondón si divora letteralmente una facile palla gol, vanificando una pregevole giocata di Criscito, ma si rifa poco dopo, calciando con rabbia la palla del raddoppio. Un gesto tecnico e atletico bellissimo, un tiro in corsa di rara potenza. Al 78' il venezuelano, autore di 5 reti nelle ultime due uscite ufficiali dello Zenit, realizza la definitiva tripletta. L'assist porta la firma di Ryazantsev, senza alcun dubbio uno dei più volenterosi in campo oggi. Il venezuelano non segnava in RPL dal 20 settembre: anche in quel caso aveva messo a segno tre gol, nella goleada rifilata al Rostov. Nel finale c'è spazio per l'ingresso in campo di Mogilevets, Hulk (preservato in vista del delicato impegno col Torino) e del giovanissimo Sheydaev. Ancora panchina invece per Kerzhakov: una decisione di Villas-Boas che una parte della tifoseria non sembra aver preso bene. L'unica nota stonata di una serata, per il resto, sostanzialmente perfetta.

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