Zenit fermato sul 2-2 a Makhachkala
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La squadra di San Pietroburgo riesce, in extremis, a evitare la sconfitta in casa dell'Anzhi, grazie alle reti del capocannoniere Kokorin e di Paredes

Complice forse le fatiche non del tutto smaltite dell'impegno europeo, i pochi giorni per recuperare e la scomoda trasferta in Daghestan, lo Zenit - fin dai primi minuti - non è apparso particolarmente brillante nella sfida conclusiva della dodicesima giornata. Al contrario, l'Anzhi ha impostato la partita su un pressing sfiancante ed è riuscito a mettere in campo un'intensità che ha sorpreso gli uomini di Mancini, che spesso arrivavano secondi sul pallone e perdevano i duelli individuali, sia in difesa (Mammana ha faticato moltissimo a tenere Prudnikov) che in attacco (Phibel ha sempre anticipato Dzyuba). La maggior brillantezza atletica degli avversari si è vista, in modo particolare, nell'azione che ha portato al primo gol, con una percussione di Poluyakhtov che ha sorpreso il lato destro della difesa dello Zenit e con l'accorrente Danchenko che ha insaccato indisturbato. Dopo un primo tempo con il club di Piter in costante difficoltà, nella ripresa le cose si sono un po' aggiustate, soprattutto grazie all'ingresso in campo di Kuzyaev, forse l'unico in grado di reggere i ritmi infernali imposti dagli assatanati Bakaev & C. Lo Zenit ha trovato l'estemporaneo pareggio su corner, con un colpo di testa ravvicinato di Kokorin, capocannoniere in solitaria della Russian Premier Liga con 8 centri. Due minuti dopo, però, l'Anzhi si è subito riportato avanti, questa volta grazie al subentrato Katsaev, che ha beffato in contropiede Mammana, apparso oggi in grossa apprensione per tutto il match. Mancini ha optato per le mosse disperate Rigoni e Driussi, ma l'Anzhi ha continuato a pungere maggiormente in contropiede, sfiorando quel 3-1 che avrebbe chiuso l’incontro. Proprio quando la situazione sembrava ormai compromessa, ecco il nuovo pareggio dello Zenit, firmato da Paredes, che ha siglato così il suo secondo gol in campionato, curiosamente anche in questo caso con una provvidenziale deviazione di un avversario (Bryzgalov nello specifico). Lo Zenit, sui piedi di Driussi, splendidamente servito da Kuzyaev, ha addirittura la palla per il sorpasso, ma Budakov si è opposto efficacemente. Nessun rimpianto, in ogni caso, per come si era messa la partita. Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, si tratta di un punto guadagnato, seppur ottenuto in casa dell'ultima della classe, in un turno che è stato però favorevole a quasi tutte le compagini che lottano per non retrocedere.

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