Prima sconfitta in campionato per lo Zenit
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La squadra di Mancini viene beffata dall'Arsenal Tula, che si impone a San Pietroburgo per 0-1

Dopo la lunga sosta per le nazionali, Mancini lascia inizialmente a riposo i tre argentini (Mammana, Paredes e Rigoni) reduci da un faticoso viaggio di ritorno e ripropone dal primo minuto Shatov, al rientro dopo l'infortunio. Il 4-4-2 con Kuzyaev sacrificato sulla fascia e il tandem d'attacco composto da Driussi e Kokorin stenta a decollare (e non è la prima volta che succede in questa stagione), tant'è che nei primi 35' lo Zenit non conclude neanche una volta in porta. Le cose migliorano con il passaggio al più consono 4-3-3, con Erokhin che si rende subito pericoloso, in due circostanze: prima impegna Gabulov con un sinistro dal limite, poi - dopo una bella combinazione sulla sinistra fra Kokorin e Kuzyaev, con cross al bacio di quest'ultimo - spara alto da posizione favorevole.

Nella ripresa lo Zenit parte forte, spingendo sull'acceleratore, aumentando peraltro il suo peso specifico in attacco, con l'ingresso di Dzyuba al posto di uno spento Shatov. Ma, se escludiamo a due reti giustamente annullate per fuorigioco e a un colpo di testa di Driussi su traversone di Smolnikov terminato di poco a lato, lo sforzo non porta a risultati concreti e, con il passare dei minuti, i padroni di casa si sgonfiano. Parallelamente, prendono fiducia gli ospiti, che cominciano ad affacciarsi con maggior convinzione dalle parti di Lunev. Da applaudire l'azione di contropiede che porta al gol dello 0-1: con pochi tocchi, i giocatori dell'Arsenal Tula ribaltano rapidamente l'azione, consentendo a Kirill Kombarov di crossare in mezzo per Kangwa che insacca. Si tratta del primo centro in RPL per il nazionale zambiano, beffardamente schierato in campo proprio al posto di Djordević (che non è stato schierato proprio perché ancora di proprietà del club di Piter). Nel finale lo Zenit si affida soltanto ai lanci lunghi del subentrato Paredes: troppo poco per cercare di agguantare almeno il pareggio. Sprecata così la possibilità di allungare in classifica sulla Lokomotiv, che poche ore prima era caduta in casa dell'Ufa.

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