Fine d'anno amara per lo Zenit
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Nell'ultima partita prima della lunga sosta invernale lo Zenit non va oltre lo 0-0 in Cecenia. La squadra di Mancini conclude il 2017 al secondo posto (a pari punti con lo Spartak), a -8 dalla Lokomotiv capolista a 10 giornate dal termine.

L'ultima partita dell'anno è stata lo specchio fedele degli ultimi due mesi e mezzo vissuti in campionato dallo Zenit: nessun gol, alcune occasioni clamorose divorate, manovra lenta e poco fluida, idee ridotte al lumicino, qualche incomprensione tattica. Il club di Piter, dopo un eccellente avvio in RPL, ha infatti dilapidato il vantaggio iniziale nei mesi di ottobre e novembre, collezionando appena 10 punti nelle ultime 9 giornate e facendosi adesso raggiungere anche dallo Spartak, con Krasnodar e CSKA subito dietro e con la Lokomotiv capolista che appare sempre più lontana. Ci sarà tempo e modo, durante la lunga sosta invernale, per riflettere e capire i motivi di un calo così evidente avvenuto negli ultimi mesi.

Nella sfida di Grozny non sono mancate le sorprese nell'undici iniziale di Mancini: come la presenza dal primo minuto del giovanissimo Kaplenko, centrocampista classe 1999, ma anche Zhirkov schierato nell'inedita posizione di terzino destro, Kuzyaev partito come esterno sinistro e Paredes inizialmente proposto come trequartista. Il primo tempo è stato favorevole ai padroni di casa, con Lodygin ripetutamente chiamato in causa. Ripresa più di marca Zenit, con Kokorin che incredibilmente, a porta vuota, spreca la palla del possibile vantaggio e Kuzyaev che sfiora lo 0-1 nei minuti finali. I giocatori inseriti in corso d'opera - Shatov (inserito e poi sostituito dopo neanche mezzora), Driussi e Poloz - non riescono a lasciare il segno e lo Zenit pareggia così per la quinta volta in campionato per 0-0.

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