Mimmo Criscito tiene in vita lo Zenit
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La punizione-capolavoro del capitano dello Zenit riaccende le speranze di qualificazione

Lo Zenit esce sconfitto da Lipsia nell'andata degli ottavi di finale di Europa League. L'importantissimo gol segnato da Mimmo Criscito cambia però tutto in vista del ritorno: il 2-1 finale può infatti essere ribaltato a San Pietroburgo.

Eccezion fatta per lo squalificato Paredes (sostituito da Erokhin), Mancini ripropone lo stesso undici di partenza che aveva vinto e convinto nell'ultima sfida europea, contro il Celtic. Dopo una buona partenza da parte del club di Piter, intorno al 20' il Lipsia prende il comando delle operazioni, pur venendo ben arginato dall'attenta difesa russa. Nella ripresa servono delle gran giocate individuali al Lipsia per piegare la resistenza ospite: da applausi il triangolo Bruma-Werner-Bruma (con tanto di passaggio di ritorno di tacco dell'attaccante tedesco) che porta al gol dell'1-0, altrettanto pregevole la percussione di Naby Keïta che salta l'intero centrocampo dello Zenit e mette Werner a tu per tu con Lunev in occasione del raddoppio. Il tecnico italiano corre ai ripari, gettando nella mischia Driussi e Poloz e all'87 arriva la grande occasione, quando Kokorin si guadagna una punizione dal limite. Criscito si occupa della battuta: la sua morbida traiettoria supera la barriera e si insacca sotto all'incrocio. Una parabola fantastica, che rimette tutto in discussione. E una dedica speciale, rivolta verso il cielo, nel ricordo dell’amico Astori, proprio nel giorno del suo funerale. Grazie al suo capitano, lo Zenit affronterà il match di ritorno con maggior fiducia. Il passaggio del turno è possibile. L’imperativo è crederci!

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