Gol, emozioni e un finale mozzafiato: finisce 3-3 a Tula
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Lo Zenit segna due gol in due minuti e ribalta il risultato, ma viene raggiunto da Dzyuba, l'uomo più atteso, all'88'

Dopo aver vinto all'ultimo secondo contro la Dinamo Mosca, lo Zenit stava per ripetersi pochi giorni dopo. Un'impresa tuttavia sfumata e rovinata dall'uomo-copertina, inevitabilmente, di questa sfida: Artem Dzyuba. Ceduto in prestito all'Arsenal Tula nella sessione di mercato invernale, il centravanti scuola Spartak ha pagato di tasca sua i 150.000 euro di penale per poter prendere parte a questa sfida, nella quale ha siglato la rete che ha fissato il punteggio sul 3-3.

La squadra di Piter inizia l'incontro con uno schieramento inedito: un 3-4-3 con Mevlja, Kranevitter e il giovanissimo Skrobotov schierati in difesa, Ivanović e Criscito laterali, Erokhin e Paredes in mezzo al campo e davanti il tridente composto da Poloz, Zabolotniy e Driussi. A partire forte, però, sono i padroni di casa, già in vantaggio dopo 3 minuti: Gorbatenko indovina l'angolino giusto e supera Lodygin. Mancini dopo 23 minuti corre ai ripari: cambia assetto tattico (con l'inserimento di Smolnikov torna al tradizionale 4-4-2) e a farne le spese e il 17enne Skrobotov, l'eroe della vittoria ottenuta allo scadere contro la Dinamo. Il tecnico italiano, nell'intervista post-gara, sottolineerà che quella di Skrobotov non è stata una bocciatura: semplicemente, riteneva di dover apportare degli accorgimenti tattici.

Al 36' lo Zenit trova il pari con Paredes che - grazie a una strana traiettoria presa dal pallone a causa del forte vento - beffa Levashov direttamente su calcio. Ma l'Arsenal non demorde e chiude il primo tempo sul 2-1: la potente botta di Tkachev si insacca inesorabilmente. Nella ripresa i giallorossi sfiorano il 3-1 con Kangwa (il match-winner dell'andata) e sembrano in controllo, ma a 15' dal termine l'incontro prende un'altra piega: secondo cartellino giallo per Gorbatenko, che lascia così i suoi in 10. Una decisione che porterà a un finale incandescente. Tra l'81' e l'83' succede letteralmente di tutto: prima l'Arsenal Tula centra la traversa con una potente conclusione di Čaušić, poi lo Zenit pareggia con una rasoterra dal limite di Kuzyaev, infine gli ospiti operano un clamoroso sorpasso ancora con il subentrato Kuzyaev, questa volta in tuffo di testa. In meno di due minuti lo Zenit, in superiorità numerica, capovolge così la situazione. Ma ci penserà Dzyuba, con una pronta ribattuta sugli sviluppi di un altro tiro di Čaušić schiantatosi contro la traversa, a pareggiare definitivamente i conti.

Lo Zenit - attualmente quarto - mantiene a distanza di due lunghezze il Krasnodar, ma viene superato in classifica dal CSKA.


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