Sangue, sudore e lacrime: termina in parità l'incontro fra Zenit e CSKA
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Nonostante l'ottima prestazione, gli uomini di Mancini non vanno oltre lo 0-0 e rimangono al quarto posto, a due punti dalla zona Champions League

Zenit-CSKA finisce come all'andata: 0-0. Ma, rispetto alla deludente sfida dello scorso ottobre, è stata una partita completamente diversa, molto più appassionante. I padroni di casa hanno dato tutto e avrebbero meritato maggior fortuna. Purtroppo, come spesso accaduto in questa stagione, è mancata soltanto una cosa: il gol. Emblematica, in tal senso, la positiva prova fornita da Anton Zabolotniy: ha lottato, vinto duelli contro i difensori avversari, si è guadagnato delle occasioni che poi, però, non è riuscito a concretizzare. Un po' per sfortuna, un po' per imprecisione negli ultimi metri, un po' per meriti di Akinfeev (prodigioso il suo intervento su Criscito, nella ripresa), lo Zenit è rimasto a secco. E, in questo 2018 tribolato, ha perso un altro giocatore, l’ennesimo, per infortunio: Branislav Ivanović, stiratosi nei primi minuti di gioco, difficilmente potrà recuperare in tempo per le ultime due partite di campionato.

Tutto può ancora succedere: il titolo è ormai aritmeticamente sfumato (imprendibile la Lokomotiv, a +7 e con una gara ancora da giocare), gli altri due posti validi per un piazzamento in Champions League sono ancora da assegnare. Nelle ultime due giornate il club di Piter affronterà a Mosca la Lokomotiv (che, in caso di successo contro il Krasnodar nel posticipo del lunedì, potrebbe essersi già laureata campione di Russia) e il già retrocesso SKA Khabarovsk. Lo Spartak, attualmente secondo con 53 punti, affronterà il Rostov e la Dinamo in un acceso derby moscovita; il CSKA, terzo a +2 sullo Zenit, se la dovrà invece vedere con l'Arsenal Tula (già salvo) e con l'Anzhi (in lotta per non retrocedere).

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