La Russia tra le prime 16 del Mondiale
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Risultato storico per la nazionale padrona di casa che, dopo 32 anni, torna finalmente a disputare gli ottavi di finale del Mondiale. Torna a casa invece la Serbia di Ivanović

La Russia rompe una maledizione, che durava dal 1986, l'ultima edizione dei Mondiali in cui era riuscita a superare la fase a gironi e a qualificarsi agli ottavi di finale. Dopo il crollo dell'URSS, infatti, la nazionale russa era sempre stata eliminata nel primo turno: accadde nel 1994, nel 2002 e, più recentemente, nel 2014. Per ottenere un risultato così prestigioso, oltre alla spinta del pubblico di casa, sono servite due grandi prestazioni nelle prime due partite. All'esordio, dinanzi a uno stadio Luzhniki gremito, gli uomini di Cherchesov hanno travolto la malcapitata Arabia Saudita con un perentorio 5-0 (Gazinskiy, Cheryshev, Dzyuba, ancora Cheryshev e Golovin su punizione i marcatori). Nella seconda giornata, contro l'Egitto del temutissimo Salah, la Russia - se possibile - ha giocato ancora meglio, ed è stata premiata sia dalla buona sorte (vedi l'autorete di Fathy che ha spianato la strada) sia dallo straordinario momento di forma attraversato da alcuni giocatori, come Cheryshev (già al terzo centro) o il "nostro" Dzyuba (autore di un gol fantastico, in cui c'è tutto il suo repertorio). Forse anche a causa di un turnover eccessivo, con il C.T. russo che - ormai certo della qualificazione - ha tenuto a riposo qualche titolare, la terza sfida contro l'Uruguay è andata decisamente meno bene. 3-0 il pesante risultato finale, in un incontro purtroppo condizionato anche dall'espulsione subita da Smolnikov. Ora la Russia dovrà dimenticare al più presto questo brutto scivolone, per preparare nel migliore dei modi il complicato ottavo di finale contro la favoritissima Spagna.

Tra i giocatori dello Zenit, si sta mettendo particolarmente in luce Dzyuba (reduce dal fruttuoso prestito all'Arsenal Tula), autore di due reti pregevoli, che sembra aver scavalcato Smolov nelle gerarchie. Molto positive anche le prove fornite da Zhirkov nelle prime due uscite (contro Suárez e compagni l'esperto laterale mancino è stato tenuto a riposo). Il Mondiale di Smolnikov, che nella terza partita non ha sfruttato la chance concessagli da Cherchesov, potrebbe essere già finito, mentre Kuzyaev sta trovando sempre spazio da subentrato, come una sorta di "dodicesimo" uomo. Ancora zero minuti, infine, per Lunev (il secondo di Akinfeev) ed Erokhin (arrivato al torneo in non perfette condizioni fisiche).

Termina anzitempo il Mondiale della Serbia di Branislav Ivanović, impiegato nelle prime due partite nel ruolo di terzino destro (senza tuttavia la fascia di capitano al braccio, indossata da Kolarov).

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