Pillole di Zenit e la questione Malcom
Aggiunto | Autor Luca Comito | Commenti

Risultati, acquisti, cessioni e la questione Malcom

Prima giornata: Zenit-Tambov 2-1 


Screenshot_20190806_081539.jpg
 
Avvio di stagione al cardiopalma per lo Zenit, il risultato è l’unica nota positiva; Dopo aver chiuso il primo tempo sullo 0-0, gli uomini di Semak aprono e chiudono la pratica in pochi minuti con Erokhin e Dzyuba che sfruttano due cross di Zhirkov e Driussi. I ragazzi di San Pietroburgo avanti di due reti, rischiano di farsi rimontare grazie ad un errore di Luniov ed una disattenzione della difesa ma il Tambov riesce solo ad accorciare. Lo Zenit si porta a 3 punti. 

Seconda giornata: Sochi-Zenit 0-2 

Screenshot_20190806_081558.jpg

Trentacinquemila persone nel nuovissimo stadio di Sochi assistono alla prima partita in casa della loro squadra, sotto il diluvio universale, un rigore di Azmoun e la prima rete allo Zenit per Ozdoev regalano un’altra vittoria sofferta a Semak che comunque si ritiene contento. 2 partite e 2 vittorie.

 Terza giornata: Orenburg–Zenit 0-2 

Screenshot_20190806_081619.jpg

Pronti via e gol! Zenit subito in vantaggio con l’iraniano Azmoun che insacca in contropiede un bel pallone rubato da Dzyuba su calcio d’avvio. Eroe di giornata è naturalmente il russo classe ‘91 Luniov che sventa due tre palle gol. Nella ripresa un rigore di Dzyuba chiude il match sullo 0-2. Zenit in testa a 9 punti. 

Quarta giornata: Zenit-Krasnodar 1-1 

Screenshot_20190806_081658.jpg

Partita più difficile del previsto dove gli uomini di Semak non riescono a trovare la via della rete nonostante controllino agevolmente il match. All’80’ però lo Zenit va sotto per la prima volta in questo campionato, complice una deviazione di Douglas Santos che beffa Luniov. Abbastanza casualmente invece, arriva nel recupero il pareggio di Dzyuba che regala allo Zenit un punto importante per conservare la vetta. 

 Cessioni: Poloz e Nabiullin sono andati a Sochi con Tsallagov, Novoseltsev e Noboa. L’eterna promessa Baburin è passato al Rostov, Panyukov all’Ural ed il nostro ex capitano Anyukov si è trasferito a Samara.
 Per queste cessioni, lo Zenit ha guadagnato circa 10 milioni di euro. 

Hernani invece è andato in prestito a Parma, mentre Luis Neto è tornato in patria a paramentro zero. 
Altro parametro zero per Lodygin che a 29 anni tenta il rilancio in Turchia. Rimane sempre squalificato il russo Kokorin mentre senza troppi drammi, si svincola Marchisio che ancora non ha trovato squadra.

 Acquisti: Dallo Zenit 2 arriva il ventenne mediano Musaev e dopo tanto girovagare tornano alla base il portiere Vasyutin, l’ala destra Sutormin e la punta montenegrina Luka Djordjevic. 

Screenshot_20190806_081641.jpg

Douglas Santos dall’Amburgo è il primo vero acquisto di qualità per rinforzare il reparto difensivo e a sorpresa arriva dal Barcellona per 40 milioni il brasiliano Malcom. 

 Comunicato stampa dopo i recenti fatti di cronaca sulla vicenda Malcom: 
lo Zenit San Pietroburgo è consapevole che uno striscione è stato esposto dove vi era scritto: “Grazie per continuare a credere nelle nostre tradizioni” e che il significato di questa affermazione è stato travisato dai media europei e sulla base di queste false dichiarazioni sono state tratte conclusioni errate che non hanno nessun fondamento nella realtà.

 Lo Zenit ha una lunga tradizione nell’acquistare i migliori giocatori del mondo, indipendentemente dal loro colore, etnia e nazionalità. Il club ha da tempo sostenuto e avviato iniziative contro il razzismo e continuerà a farlo in futuro. 
Allo stesso tempo desideriamo esprimere il nostro più profondo rammarico per il fatto che i media all’estero, comprese le società calcistiche, abbiano denunciato in modo irrazionale la questione e ci auguriamo che le società in futuro, si accertino della veridicità di certe notizie. 

Lo Zenit San Pietroburgo sarebbe lieto di invitare coloro che commentano in malo modo quest’episodio a partecipare ad una delle nostre partite casalinghe e sperimentare l’ospitalità che abbiamo mostrato durante i Mondiali del 2018.

Torna alla lista