Passo falso casalingo, ma lo Zenit rimane in vetta
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Lo 0-0 tra le mura amiche con l'Akhmat Grozny non pregiudica il primato in campionato della squadra di Semak

Sono mancati i gol, ma non le emozioni e le polemiche, nella sfida disputata sabato sera alla Gazprom Arena. Una gara condizionata dalla controversa decisione presa dall'arbitro Alexey Matyunin al 7' del primo tempo, che ha finito per scontentare entrambe le squadre. Erokhin, lanciato a rete da uno splendido passaggio filtrante di Rigoni, viene toccato da dietro e sbilanciato da un avversario (il capitano dei ceceni Utsiev, poi punito con il rosso), ma da dietro subentra Azmoun, che supera il portiere e deposita il pallone in rete. L'arbitro, però, non applica la regola del vantaggio e decide di annullare il gol segnato dall'iraniano: viene così concessa allo Zenit una punizione dal limite, con Utsiev espulso per fallo da ultimo uomo. Una decisione che contribuisce ad accendere gli animi e a innervosire la partita. Lo Zenit, pur giocando in superiorità numerica per quasi tutto l'incontro, fatica a trovare spazi e difetta di lucidità al momento di concludere a rete. E il trascorrere del tempo non fa che accentuare questa frustrazione per un gol che, in una partita teoricamente in discesa, non vuole proprio arrivare. Le occasioni per sbloccare la sfida non mancano agli uomini di Semak, ma la precisione negli ultimi metri - accentuata da una certa fretta – purtroppo sì. E quando, a inizio secondo tempo, Emiliano Rigoni addomestica la sfera e la deposita alle spalle di Gudiev, è ancora una volta l'arbitro a intervenire, annullando per un inesistente fuorigioco un altro gol ai padroni di casa. Finisce così 0-0 una partita strana, che lo Zenit - orfano degli infortunati Driussi e Malcom: rientreranno entrambi a settembre - è stato più volte a un passo dal vincere. La classifica, in ogni caso, dopo sei giornate continua a sorridere al club di Piter, in testa con 14 punti.

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