Lo Zenit si fa rimontare a Lipsia
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Rakitskiy illude, ma nel secondo tempo la squadra di San Pietroburgo si fa mettere sotto dagli avversari

La sconfitta subita alla Red Bull Arena di Lipsia complica il cammino europeo dello Zenit. Un risultato che lascia l'amaro in bocca, soprattutto per quanto visto nella prima frazione di gioco, controllata in totale tranquillità dalla squadra di Semak, passata in vantaggio grazie a un'improvvisa conclusione da fuori di Yaroslav Rakitskiy. Ma nel secondo tempo, purtroppo, la musica è cambiata, con il Lipsia che è riuscito a ribaltarla nel giro di 10 minuti: tra il 49' e il '59 hanno infatti colpito gli austriaci Laimer (al termine di una bella azione corale) e Sabitzer (con un destro imparabile finito dritto sotto il sette). Semak, resosi conto del momento di difficoltà della sua squadra, ha provato più volte a cambiare sistema di gioco, dando prima più copertura alla difesa (con l'ingresso di Osorio), poi aggiungendo dinamismo al centrocampo (con Kuzyaev) e infine vivacità al reparto difensivo (con Mak). Ma il punteggio non è più cambiato, con il club di Piter che ha sfiorato il pari soltanto in una circostanza, con una deviazione sotto porta di Osorio terminata alta dopo un'iniziativa personale di Rakitskiy.

Il successo ottenuto, nell'altra partita, dal Benfica ai danni del Lione da una parte permette allo Zenit di rimanere al secondo posto, dall'altra però rimette in gioco la formazione lusitana. Il gruppo G, alla vigilia, sembrava potesse essere il girone più equilibrato di tutta la Champions: si è confermato tale.

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