Impresa sfiorata a Stamford Bridge
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Ottima prestazione dello Zenit contro i campioni d'Europa, ma non basta: vince di misura il Chelsea

Che peccato. Lo Zenit ha tenuto testa, facendosi a tratti persino preferire, alla squadra campione d'Europa in carica, ma non è riuscito a portare a casa quel pareggio che, sul campo, avrebbe ampiamente meritato. Ma merita comunque i complimenti per come ha giocato, disinnescando le bocche di fuoco del Chelsea, contenendo per quanto possibile Lukaku e sfiorando, in più di una circostanza, il gol (quasi sempre con Azmoun, ieri un po' sottotono).


Semak l'aveva preparata bene da un punto di vista tattico, schierandosi a tre dietro e arretrando il recuperato Barrios (autore di una prestazione monumentale, così come Rakitskiy) in difesa. Il piano partita, studiato nei minimi dettagli, ha retto fino a circa 20' dal termine, quando Lukaku è riuscito a liberarsi per la prima e unica volta dalla marcatura di Chistyakov, che fino a quel momento lo aveva contenuto alla grande, e di testa non ha perdonato. Pochi minuti dopo, il rammarico più grande della serata: Erokhin, appena entrato in campo, serve in profondità Azmoun, che trova al centro dell'area Dzyuba, che arriva leggermente in ritardo sulla palla e mette fuori da due passi.

Il risultato purtroppo non premia lo Zenit, ma bisogna essere orgogliosi della prova fornita ieri sera. La squadra di Piter si è difesa con attenzione, senza tuttavia rinunciare a giocare. Bisogna ripartire da qui, scendendo in campo con la medesima concentrazione anche nelle restanti cinque gare, cercando però di essere più incisivi davanti. L'importante è che la partita di ieri diventi un punto di partenza e non un punto di arrivo. Lo Zenit ha dimostrato di essere sulla giusta strada per lasciarsi alle spalle anni di delusioni europee, ma il percorso è ancora lungo.

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