Lo Zenit scrive la storia: 7-1 allo Spartak
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Doppietta per Azmoun e Mostovoy, a segno anche Claudinho, Dzyuba ed Erokhin

Una giornata storica, di quelle che i tifosi dello Zenit ricorderanno a lungo. Mai lo Spartak aveva subito una sconfitta di tali proporzioni in campionato: e il fatto che ad infliggergliela siano stati i rivali di sempre rende il tutto ancora più speciale.


Alla Gazprom Arena non c'è mai stata partita. L'inizio dei padroni di casa è stato arrembante e soltanto grazie a due salvataggi sulla linea nella stessa azione il vantaggio non è arrivato già nei primi minuti. Poco male, dal momento che al 19' - dopo una costante pressione offensiva - lo Zenit ha sbloccato lo stesso l'incontro: cross al bacio di Rakitskiy e scatto imperioso di Azmoun. Passano neanche 10 minuti e arriva il raddoppio: una perla d'autore firmata Claudinho, con uno splendido destro a giro che si insacca sotto il sette. Il tarantolato Azmoun risulta immarcabile e al 36', di nuovo di testa, fissa il punteggio sul 3-0. Poco prima dell'intervallo, trova il primo gol stagionale anche Andrey Mostovoy, con un contropiede personale da applausi.

Anche nella ripresa la musica non cambia: lo Spartak trova il gol della bandiera con Quincy Promes, ma lo Zenit ristabilisce subito le distanze, ancora con Mostovoy (partito titolare al posto dell'infortunato Malcom). É un massacro. A rendere ancora più leggendario il trionfo dello Zenit ci pensano i subentrati Dzyuba (su rigore) ed Erokhin. Finisce così con un umiliante 7-1, che rilancia con decisione le ambizioni da titolo dello Zenit, al comando della classifica con 3 punti di vantaggio sugli inseguitori.

Unico neo della serata, l'uscita dal campo per un problema muscolare di Douglas Santos, anche se Krugovoy è riuscito a non farlo rimpiangere.

Continuano a collezionare record i giocatori dello Zenit: con il rigore trasformato contro la sua ex squadra, Artem Dzyuba ha raggiunto Veretennikov in vetta alla classifica dei giocatori più prolifici nella storia della RPL, mentre invece i due gol siglati da Sardar Azmoun hanno permesso all'attaccante iraniano di diventare il miglior bomber straniero nella storia del campionato russo (85 reti, come il brasiliano Vágner Love).

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