Lo Zenit regola la pratica Rubin
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Bella vittoria in quel di Kazan per gli uomini guidati da Lucescu, che si sono imposti per 0-2. A segno Dzyuba, con una capocciata vincente, e Danny, al termine di un pregevole triangolo con Kokorin

Torna la RPL dopo la sosta per le nazionali e ad attendere lo Zenit è una trasferta non semplice, come quella in Tatarstan. Forse anche per questo Lucescu opta per un undici apparentemente un po' più coperto, con Yusupov ed Hernani (quest’ultimo autore di una buonissima prova) in mediana, per non consentire alcun contropiede agli avversari. La tattica del Rubin, infatti, appare chiara fin dai primi minuti: concedere meno spazi possibili a Giuliano & C., per poi ripartire in contropiede, soprattutto sugli esterni, con i rapidi (e giovanissimi) Akhmetov e Zhemaletdinov. Un piano che però lo Zenit riesce a sventare senza troppe difficoltà. A sbloccare l'incontro ci pensa Dzyuba, tornato al gol dopo una lunga astinenza che durava da fine novembre; implacabile il suo colpo di testa sul perfetto cross di Tsallagov, che sta acquisendo sempre più confidenza sulla fascia destra. Passano pochi minuti e - dopo un'occasione clamorosamente mancata da un poco reattivo Kokorin - lo Zenit raddoppia. Splendida combinazione nello stretto fra Danny e Kokorin e tanti saluti al Rubin. Per il fantasista portoghese si tratta del secondo centro consecutivo dopo il lungo infortunio che lo ha tenuto quasi un anno lontano dai campi da gioco. Nella ripresa la musica non cambia: lo Zenit controlla la partita, affondando di tanto in tanto, senza trovare però la via del gol. Unica nota negativa l’evitabile espulsione subita da Yusupov nel finale.

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