Mancini: "Il ruolo sociale del calcio è molto importante"
Aggiunto | Autor Matteo Mongelli | Commenti

Il tecnico Roberto Mancini parla della cooperazione del club con la Gazprom, main sponsor dello Zenit

Come sono stati "Gazprom Training Camps"? Sei soddisfatto di ciò che ti ha messo a disposizione il nostro main sponsor?

Sono molto soddisfatto di tutto. Credo che le sessioni di allenamento che abbiamo fatto a Dubai, Turchia ed in Italia fossero ottime Abbiamo fatto tutto quello che avevamo pianificato. Sfortunatamente, non ci sono stati match ufficiali, ma non possiamo farci nulla a riguardo. Abbiamo tentato di compensare questa mancanza con alcune gare amichevoli.


Adesso ci siamo allenati a Roma, e sono molto soddisfatto di tutto qui, se escludiamo il tempo, che ci ha impedito di allenarci sul campo. Ma ovviamente non potevamo predire queste condizioni atmosferiche. 

Come valuti il contributo della Gazprom, nostro main sponsor, rispetto allo sviluppo del club ed all'amministrazione di ogni giorno?

E' di importanza vitale. Abbiamo le possibilità di allenarci bene e preparare i nostri match. Per quanto riguarda l'organizzazione, tutto rispetta i massimi standard europei.

Hai chiamato diversi giovani ragazzi della Zenit Academy ai “training camps”, per la gioia dei tifosi dello Zenit. I nostri fan sono molto interessati alle prospettive dei nostri giovani giocatori che entrano nel giro della prima squadra, e anche il board dirigenziale della Gazprom ritiene che l'Academy debba essere una priorità per il club. Cosa puoi dire sul lavoro che si svolge nel settore giovanile?

Tutti i giovani che ho chiamato con noi si sono messi in evidenza, sia nelle gare amichevoli sia nelle sedute di allenamento. Skrobotov, Goylo, Kakkoev, Kaplendo e Pletnev hanno tutti fatto molto bene. Sono contento di tutti.

Lo Zenit è coinvolto in un progetto interzionale della Gazprom denominato “Football for Friendship” e destinato ai bambini. Sei pronto a supportare questo progetto e a diventare uno degli ambasciatori della fondazione?

Certo. Sono già un ambasciatore dell'Unicef e per me il ruolo sociale del calcio è di straordinaria importanza. Il nostro sport unisce intere nazioni e dà speranza ai giovani che sognano di diventare calciatori professionisti.

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