Un altro 0-0 per lo Zenit
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Si è conclusa in parità la complicata sfida con il Rostov

Terzo 0-0 consecutivo, il settimo nelle ultime 15 giornate di campionato, per lo Zenit, che impatta a Rostov-sul-Don, su un campo in condizioni pietose, che ha pesantemente condizionato lo svolgimento della gara. Un incontro, inevitabilmente, brutto, sporco e cattivo, molto fisico, che ha concesso poco allo spettacolo. Difficile, del resto, fare meglio su un terreno così malridotto, che purtroppo ha nuociuto anche alla salute dei giocatori: non è un caso, infatti, che prima Mammana (uscito in barella e in lacrime: si teme un lungo stop) e poi Kuzyaev siano usciti infortunati dal campo.

L'esperimento della difesa da a tre provato da Mancini è durato appena una manciata di minuti: il problema al ginocchio occorso a Mammana ha infatti costretto il tecnico italiano a cambiare modulo, con l'inserimento del volenteroso Zabolotniy. Rostov pericoloso nel primo tempo soprattutto in contropiede, con Ionov - uno dei tanti ex dell'incontro - che in un paio di occasioni si presenta solo davanti a Lodygin, facendosi ipnotizzare dal portiere che oggi ha sostituito il titolare Lunev. Lo Zenit, non agevolato dal terreno, ha faticato a giocare palla a terra, sfiorando il gol soltanto con due colpi di testa di Zabolotniy (il primo dei quali andato a sbattere sulla traversa). Nella ripresa le condizioni del manto erboso sono ulteriormente peggiorate, rendendo ancor più difficoltosa lo sviluppo della manovra da parte delle due squadre.

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